Gli asparagi selvatici sono una delle tante delizie che la
primavera sarda ci regala. La pianta dell'asparagus acutifolius
è, come dice il nome, spinosa e spettinata, ma molto graziosa e cresce un po'
ovunque: lungo le strade di campagna, addossata ai muretti a secco, nascosta
tra le pietre intorno ai nuraghi, lungo i muri delle chiese campestri, in
pineta vicino al mare. Se ne consumano, come noto, i germogli, che sono
leggermente amarognoli e ottimi nelle frittate, nel risotto, nelle frittelline
e, se sono particolarmente teneri, anche mangiati in insalata.
Personalmente raccolgo asparagi
sì, ma non ne faccio una mission;
sono una raccoglitrice distratta che cammina in campagna con la macchina
fotografica a tracolla e... spigola quando capita. Per averne una quantità
sufficiente ad allestire un pranzo mi affido ai venditori "stagionali", che espongono
mazzetti di questi delicati germogli avvolti – devo dire anche con una certa poesia e
ricercatezza estetica –
in foglie di asfodelo.
Oppure a qualcuno più costante di
me nella raccolta che me ne fa gentilmente omaggio, come in questo caso.
Per variare
un po’ ho pensato di farne dei fagottini che possono andar bene sia come
antipasto, sia come secondo. L’esterno è pasta violata, ovvero impasto di
semola, acqua e strutto. Ho leggermente aumentato la percentuale di strutto
(che, in genere è il 20% del peso della semola) per avere una pasta più
friabile.
La fresa
che ho utilizzato è un ottimo formaggio vaccino tipico del centro Sardegna: se
ne volete sapere di più leggete questo
articolo dello scorso anno dove ne parlo diffusamente.
Per 8
fagottini
per la pasta
violata:
300 g di
semola rimacinata di grano duro
80 g di
strutto
1 pizzico
di sale
acqua q.b.
per il
ripieno:
250 g di
asparagi selvatici già mondati
125 g di
patate
125 di
formaggio fresa
1 spicchio
d’aglio
2 cucchiai
d’olio extravergine di oliva
+ 1 tuorlo
d’uovo
1 pizzico
di sale
1 cucchiaio
d’acqua
Preparare
la pasta: setacciare la semola sulla spianatoia di legno, aggiungere lo strutto
a temperatura ambiente e lavorare inizialmente con la punta delle dita;
aggiungere il sale e un po’ di acqua leggermente tiepida, quindi impastare
energicamente – aggiungendo acqua se serve – per almeno venti minuti. La pasta
deve essere perfettamente liscia e molto elastica. Formare un panetto e
lasciarla riposare sotto una ciotola rovesciata per almeno mezz’ora.
Dopo aver eliminato
le parti più dure, affettare sottilmente gli asparagi fino a ottenere circa 250
g di verdura pulita.
Sbucciare
le patate e ridurle a dadini di non più di 1/2 centimetro di lato.
Sbucciare
lo spicchio d’aglio, tritarlo e farlo appassire in due cucchiai d’olio. Aggiungere
le verdure e cuocerle a fuoco dolcissimo fino a che saranno tenere. Allontanare
dal fuoco e lasciar raffreddare.
Tagliare
una fetta di fresa e ridurla in dadini utilizzando un coltello (non
grattugiarlo). Aggiungere il formaggio alle verdure.
Accendere
il forno (modalità ventilato) e portarlo a 200°.
Riprendere
la pasta, dividerla in quattro parti. Stendere ogni porzione sulla spianatoia
utilizzando il matterello; ottenere una sfoglia di circa 3 millimetri di spessore
e ritagliare due dischi di circa 13 centimetri di diametro da ognuna (8 in
totale). Sistemare 2 cucchiai di ripieno
al centro di ogni disco e chiuderlo facendo combaciare i bordi.
Sbattere
con una forchetta il tuorlo d’uovo in una ciotola aggiungendo l’acqua e un
pizzico di sale. Spennellare con questo composto ogni fagottino, controllando
nel frattempo che sia ben chiuso.
Deporre i
fagottini su un foglio di carta forno; sistemarlo sulla griglia del forno e
cuocere sul ripiano centrale per 12 minuti.
Spegnere il
forno, aprire parzialmente lo sportello e attendere un paio di minuti per estrarre i fagottini. Servirli
comunque ben caldi, con il formaggio filante.
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