Strutto e semini di papavero, ovvero qualche salatino per l'aperitivo


Che con la pasta violata (semola di grano duro, acqua, strutto) si faccia un po' di tutto già lo abbiamo detto. Basti pensare che moltissimi dolci tradizionali sardi (ve ne cito uno per tutti: le seadas) sono fatti con questa pasta base, ma assumono poi mille diversi aspetti e sapori… Mistero!

Il mio precedente esperimento riguardava una rielaborazione dei tipici dolci pasquali; oggi invece la pasta violata mi è servita per l'aperitivo. Bollicine e salatini di pasta violata.


100 g di semola di grano duro Cappelli rimacinata
20 g di strutto
un pizzi co di sale
acqua: q.b.

1 tuorlo d'uovo
un po' d'acqua
semi di papavero (o di sesamo)

Le quantità possono sembrare esigue, ma vi assicuro che, una volta ben stesa, la pasta sarà più che sufficiente per produrre moltissssimi piccoli salatini. Ovviamente se avete organizzato una festa con tantissssimi invitati, raddoppiate le dosi!

Setacciare la semola e disporla a fontana sul piano di lavoro, aggiungere lo strutto a temperatura ambiente, quindi unire acqua e un pizzico di sale lavorando molto delicatamente dapprima con una forchetta, poi con le mani. Impastare con energia, ma in modo ritmico e fluido fino a ottenere una pasta molto liscia e molto elastica.

Formare una palla di pasta, avvolgerla in pellicola per alimenti e tenerla da parte.

Dopo circa mezz'ora riprendere la pasta e dividerla in 4 parti. Passare ogni pezzo di pasta nella macchinetta tirasfoglia, assottigliandola man mano. Non è necessario che la striscia di pasta sia larga, ma deve essere molto liscia e piuttosto sottile (anche se non trasparente).

Accendere il forno in modalità ventilata e portarlo a 200°.

Utilizzando uno stampo rotondo dentellato ricavare i salatini. Anche uno stampo quadrato o rettangolare andrà benissimo, o a forma di cuore, di stella… insomma, seguite la fantasia del momento.

Disporre i salatini su una o più placche ricoperte di carta da forno.

Sbattere con una forchetta un tuorlo d'uovo con un po' d'acqua e passare la superficie dei salatini con un pennello da cucina, quindi cospargere di semi di papavero, o di sesamo e, volendo, con qualche granello di sale grosso.


Infornare e cuocere "a vista": ovvero fissate intensamente i salatini in cottura ed estraeteli esattamente quando saranno ben dorati e gonfi. Eh, sì, perché si gonfiano!

Far raffreddare e servire.


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