Nell'orto di mia sorella, gustando insalata di farro



Finalmente a casa! Dopo vario peregrinare per l’Italia, l’Orata è finalmente tornata al suo mare e… per un po’ non se ne parla di muoversi; anche perché il lavoro incombe e si profilano altri interessanti incarichi, finalmente legati a doppio filo alla tanto amata isola.


Prima di tornare, però, qualche giorno in campagna è stato non solo inevitabile, ma estremamente piacevole. La campagna toscana è sempre bellissima, in particolare in questo anomalo scampolo di estate, e l’accoglienza che mi viene riservata da quella splendida persona che è la mia “sorella-volontaria” e dalla sua famiglia è sempre speciale e commovente.

E poi avevo un bellissimo orto da fotografare! Si tratta di un orto biodinamico, basato sui principi della permacultura: il risultato è apparentemente un po’… arruffato, ma la verdura che vi si raccoglie è ottima e di certo sicura e nutriente.



Viste le temperature abbiamo sempre pranzato all’aperto.



E quindi vi suggerisco una ricetta semplicissima, fatta di ingredienti toscani, che trovo adattissima a un pranzo in campagna.
Farro decorticato
carota, sedano, cipolla
una foglia di alloro fresco (facoltativo)
pomodori maturi per sugo
pomodorini ciliegia o datterini
olio extravergine di oliva (per una volta toscano)
sale, pepe, peperoncino

Sbollentare e pelare un paio di grossi pomodori da sugo molto maturi e farli a pezzi.
In una pentola di acqua solo leggerissimamente salata e arricchita di un paio di cucchiai di olio, gettare gli aromi per il brodo (sedano, carota, cipolla, alloro) e i pomodori e portare a ebollizione. Unire il farro e cuocere per circa 45 minuti a fuoco molto dolce, mescolando piuttosto spesso. Il brodo si deve lentamente consumare. 
In una grande ciotola condire i pomodorini tagliati in due o quattro parti con abbondante olio extravergine di oliva, sale, pepe e peperoncino.
Quando il farro sarà pronto scolarlo del brodo residuo, lasciarlo raffreddare un poco, quindi unirlo ai pomodorini e mescolare. Servire poi completamente freddo.

A questa base possono essere aggiunti, se è stagione, dei pisellini sbollentati o, meglio ancora, cotti al vapore in modo da rimanere più sodi; oppure dei fagioli cotti allo stesso modo. 

Si possono aggiungere anche dei dadini piccolissimi di zucchina cruda, ma marinata per almeno un’ora in olio, limone e sale. Una variante golosissima, (ma non vegetariana e nemmeno troppo toscana, in effetti…), è quella di aggiungere all’insalata delle code di gambero cotte a vapore, condite a parte con poco olio, poco sale e qualche goccia di limone e sminuzzate.

Se desiderate qualche delucidazione sulle tecniche biodinamiche e delle permacultura, potete dare un’occhiata qui:
ma, ovviamente ci sono moltissimi altri interessanti siti sull’argomento.