Fregula ai carciofi


Mi sa che l’ho già detto l’anno scorso. Io i carciofi non li so cucinare (non per niente mi piacciono crudi…). Ragione di più per sperimentare nuove varianti, in attesa di trovare quella “giusta”. 
La settimana scorsa mi sono buttata nel classico carciofi e patate, oggi, dopo aver lottato un po’ con le spine, i gambi, gli scarti, ho confezionato un sughetto con cui condire la fregula. 

Carciofi spinosi di Sardegna* freschi di taglio (un paio, piccoli, per persona)
fregula media, possibilmente non tostata (60, 70 g per persona)
passata di pomodoro
guanciale
aglio
olio
sale, peperoncino



Mondare accuratamente i carciofi, gambi compresi. Gettarli man mano in acqua con succo di limone o aceto bianco per evitare che anneriscano.
Ripescarli e tagliarli il più sottilmente possibile (gambi compresi), quindi rigettarli in acqua, pulita e ugualmente acidulata, e tenerli da parte. 
Ridurre a striscioline un pezzetto di guanciale; sbucciare e schiacciare uno spicchio di aglio.
In una padella piuttosto larga scaldare pochissimo olio, unire l’aglio e lasciarlo scaldare, quindi mettere il guanciale e farlo brevemente tostare. 

Recuperare i pezzetti di guanciale e tenerli da parte; unire ancora un po’ di olio e unire i carciofi ben scolati. Farli saltare per alcuni minuti, poi versare la passata di pomodoro e aromatizzare con un  pizzico di peperoncino. Lasciar cuocere, a padella coperta, mescolando spesso.
Nel frattempo mettere a bollire acqua salata con un cucchiaino di olio e cuocervi la fregula (poco meno di 10 minuti). Scolare la fregula, versarla nella padella dei carciofi, unire anche i pezzetti di guanciale, mescolare e lasciar insaporire per circa 5 minuti. 
In ultimo assaggiare e regolare di sale ed, eventualmente, di peperoncino.
Togliere dal fuoco, versare in una zuppiera o una bella ciotola di servizio, condire con un filo di olio crudo e servire.

*per informazioni sul Carciofo spinoso di Sardegna Dop, ecco la pagina dell'apposito sito della Regione Sardegna